Ieri pomeriggio, rimettendo a posto gli scaffali con i disegni, le bozze e gli schizzi accumulati li negli anni, ho ritrovato un vecchio schizzo fatto veloce e malissimo. Si vedeva un Razzo e una testa “sorgere” come un pianeta alieno.
Intanto una premessa, mentre con il collettivo Masnada sono presente (se non io fisicamente e continuativamente, i miei fumetti – come quelli di tutto il collettivo) alla Self Area, con Mokapop, Ronin, C.A.O.S. e l’editore Spectre sarò presente al Bordafest!, il festival alternativo per tutti gli autoprodotti che ha luogo a Lucca nei soliti giorni dell’evento mainstream.
Negli ultimi tempi, sotto il piano “fumetto”, mi sto dando un po’ da fare.
Per quanto riguarda i progetti personali, continua il primogenito Ismaele (scritto da Luigi Chialvo) ad andare avanti: devo finire le ultime due tavole della “terza stagione” e Francesco Segala le sta piano piano colorando. Ci sarà un nuovo inizio, perché ci trasferiremo su webcomics.it, per tentare insieme a loro una nuova avventura.
Insomma, l’Akronya Studio continua ad andare avanti.
Nel frattempo, dopo alcune collaborazioni con ET Dollman sono stato invitato nel blasonato collettivo Crossover Gangbang. Entrato come disegnatore, mi sto anche avventurando nella stesura di storie brevi completamente realizzate da me (con il prezioso supporto del collettivo, fatto da gente che ne sa).
Personalmente poi sto lavorando ad una storia completa ed inedita scritta e disegnata da me (con il valente contributo e consulenza di mia moglie) che ha il nome di lavorazione “DreamWalker” (ma non so se lo terrò). Per ora è tutto in lavorazione e allo stato embrionale, ma vi terrò aggiornati.
Per ora è tutto o quasi, per il resto restate in ascolto…
Ultimamente sono stato un po’ preso.
Un po’ preso dal lavoro, avendo avviato un’attività di grafica e comunicazione per conto mio (in collaborazione con mio fratello), un po’ preso dalla musica (ma poco, in realtà: suoniamo volentieri, ma fra noi e senza pressioni). Per il resto: Cosa bolle in pentola?
Ebbene si, se lo sapessero i miei professori di italiano e storia dell’arte delle superiori potrebbero avere un mancamento letale in tandem: ormai scrivo regolarmente di arte.
“Più La Lingua DELLA Spada”
Una commissione terminata la settimana scorsa: una tela 120 x 80 cm, con profilo da 4 cm, dipinta con marker e acquerello.
L’appeso me lo aveva chiesto un mio amico come logo di un suo progetto solista.