Caligonauti

Un paio di anni fa, seguendo il mondo creato per Notturno (il mondo Dilà), invece di scrivere il seguito di quest’ultimo mi misi a scrivere la storia di una ragazza che partecipa a un rito iniziatico che la porterà nell’età adulta della sua tribù, ma che viene catapultata in una misteriosa e sinistra calamità.
Caligonauti.
L’avventura di una ragazza (Bruma) si è poi trasformata in un’odissea di tre ragazzi (con lei Oceano – un ragazzo – e Martello – un leech).
L’uomo ha una folta barba e una tunica con cappuccio piena di simboli strani e feticci appuntati da tutte le parti: piume e ossicini e conchiglie. Tiene la testa china e una mano chiusa. Scende gli scalini uno ad uno fino ad arrivare ai piedi della scogliera.
Entra in un’apertura della roccia, che penetra in profondità all’interno della scogliera.
Ha con sé un libro. Si avvicina all’altare scavato nello scoglio. Apre il libro dove il nastro di cuoio segna. Sul piano, illuminato da una candela, c’è un ampio recipiente.
Apre la mano e appoggia una piccola tartaruga sull’altare.
Alza le mani al cielo e recita una litania continua e ossessiva che però nessuno può sentire, a parte lui e il piccolo animale.
Poi soffia sulla candela.
Buio.
E silenzio.
L’idea alla base della storia era di farne una sorta di leggenda mitica, un mini romanzo di formazione che avesse il gusto mescolato della favola e della leggenda.
Il libro ha trovato casa presso un’editore, che però non credo abbia avuto voglia di impegnarsi più di tanto nella promozione, motivo per il quale allo scadere del contratto me lo sono ripreso, lo ha rivisto e ricopertinato e l’ho pubblicato in self su Amazon, che in fondo resta sempre una delle scelte migliori, con buona pace di tutti i puristi (poi magari un giorno ne parleremo).
Come dicevo la storia fa parte delle Cronache del mondo Dilà (creato per raccontare Notturno), ma invece che sulla terra ferma ci troviamo sull’isola di Terra Bruma. Ovviamente la nostra eroina prende il nome dall’isola su cui abita.
A suo tempo Caterina Franciosi nel suo Salotto Letterario aveva recensito il volume. L’unica, anche perchè l’unica che avevo contratto personalmente in virtù del nostro rapporto artistico di collaborazione che va avanti ormai da un bel po’.
Per eventuali pdf per recensioni scrivetemi pure.
Qui sotto una gallery dei personaggi e il disegno della prima copertina.