Grafica retro Sci-fi

Vi ho già raccontato della serie a puntate che scrivo su In Your Eyes Ezine (Detective Newton.)
Ne avevamo anche parlato qui, in un articolo in cui spiegavo a grandi linee il progetto, da dove partivo, con che riferimenti e in base a quale ispirazione. Con oggi siamo arrivati alla puntata numero 4, e la storia sta prendendo forma, soprattutto nella mia testa: io scrivo senza sapere bene dove andrò a finire. Non al finale eh, ma proprio vado di pagina in pagina. Per me funziona così e tutto sommato non mi trovo male.
Oggi vi volevo raccontare però un pochino più nel dettaglio della parte grafica.
La curo sempre io e riguarda le copertine – illustrazioni che accompagnano ogni puntata.
Quando ha preso forma l’idea della serie nella mia testa avevo roba tipo Flash Gordon, il fumetto, ma anche i classici come “Do Androids Dream of Electric Sheep?”. L’intento era quello di scrivere una storia poliziesca di fantascienza senza però prendersi troppo sul serio. Intendiamoci, io mi diverto a scriverla e ci credo, nel senso che credo sia divertente e valida, ma non voglio neanche che uno possa pensare che mi metto a paragone di certe cose. Non ci penso nemmeno. Comunque, torniamo alle copertine. Cercando su Google, o Pinterest qualcosa che potesse darmi un’idea, mi sono ricordato della mia infanzia, del cinema e dei videogiochi. E di quell’aria innocentemente da fantascienza al neon. che avevano film come Tron (della Disney dei primi anni ottanta), in cui la computer grafica non scimmiottava la realtà, ma aveva una sua dignità estetica peculiare: vettoriali fosforescenti e linee rette come neon all’infinito. Una meraviglia, lo so.
- Un paesaggio di TRON
- Una gara nel Motolabirinto di TRON
- Scenografie di TRON
Ma rifare le grafiche tout-cour identiche a questo stile era ingiustificato.
Mi serviva un “contenitore”. All’inizio avevo pensato alle copertine dei libri Urania, ma poi l’oblò più famoso della letteratura mi sarebbe stato stretto o troppo vincolante. Poi imitare la letteratura… il mio è un gioco. Sono allora tornato all’infanzia delle cartucce delle prime consolle come Atari, Colecovision, ma anche le grafiche delle cassette del Commodore 64 e dell’amica. Poi sono arrivato a Sega e Nintendo. Dalla Nintendo ho copiato la pistola. Ne ho fatte due che stanno in alto nelle copertine e che abbracciano il numero della puntata.
- La pistola del Nintendo
- La cover di Space Invaders
- Una cartuccia del Sega Genesis
La cartuccia però che ho preso a modello è quella del gioco che ho forse amato di più nella storia dell’Atari: Space Invaders.
Da questa cartuccia ho preso le proporzioni e l’argento di sottofondo, da quella del Sega Genesis il rettangolo incorniciato in cui infilare l’immagine e la distribuzione del testo.
Il risultato è quello che potete vedere nella gallery qui sotto:
- Book Cover
- Book Cover
- Grafica Terza Puntata
- Book Cover
Se vi va, le avventure le trovate qui. Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensate (sia delle copertine, che dei racconti).