TAKQ 3: rilegatura giapponese.

Eccoci qui che cerco di spiegarvi come ho proceduto per realizzare un piccolo taccuino (TAKQ) con legatura giapponese.
Intanto, che differenza c’è fra una legatura “normale” ed una legatura giapponese?
Nella legatura normale abbiamo, a procedimento finito, una costola (di cartone ricoperto, legno, cuoio) che ricopre il punto i cui i fogli, raccolti in quartini, sono cuciti alla fettuccia o allo spago che li tiene insieme. Il classico libro a copertina rigida che abbiamo in casa.
Si spera.
La legatura giapponese invece prevede, a procedimento finito, che lo spago che tiene insieme i fogli sia ben visibile sul dorso frontale, in una specie di conformazione a quadrilatero.
MA come si fa?
Come fanno quelli seri non lo so, ma vi posso dire come ho fatto io.
- I cartoncini per l’interno piegati
- i fogli piegati.
- Le pagine di copertina tagliate a misura
- operiamo la fiaccatura dei fogli a circa un centimetro dal dorso. Serve per aiutare ad aprire il taccuino senza sciuparlo.
- I fogli fiaccati.
- La fiaccatura operata sui fogli, ben visibile. La fiacca tura permette di piegare il foglio senza incresparlo o “aprire” la cucitura.
- Con il punteruolo ed una mascherina operiamo la punzonatura per favorire il passaggio di ago e filo.
- Lo schema da seguire per operare la legatura giapponese. On line se ne trovano centinaia di schemi come questo.
- Ago e filo, la brava massaia…
- La legatura mentre viene cucita.
- La legatura mentre viene cucita.
- Come si apre il taccuino, seguendo la fiaccatura fatta sui fogli.
- visione frontale della legatura finita
- Questo ciò che otteniamo sulla costola del taccuino.